La maggioranza degli studiosi è concorde nell’individuare nella tecnologia il fattore che ha trasformato l’homo sapiens in homo technologicus. Grazie alla sinergia sviluppatasi grazie alla complessa interconnessione tra evoluzione biologica darwiniana (l’homo sapiens è il prodotto di un lunghissimo processo di mutazione e di selezione naturale) ed evoluzione socio-culturale lamarckiana, rapida e irresistibile, basata sull’ereditarietà dei caratteri acquisiti con l’esperienza e tramandati per apprendimento e imitazione, il passaggio da homo sapiens a homo technologicus è stato brevissimo.
Questa accelerazione è stata possibile grazie, appunto, alla tecnologia che, in quanto estensione del corpo e delle capacità fisiche e psichiche dell’uomo, ha creato le condizioni, ideali per uno sviluppo tecnologico che ora rischia di travolgerci. Non riusciamo, infatti, a stare a passo con le realizzazioni tecniche, e neanche a metabolizzare adeguatamente le trasformazioni in atto, talmente è veloce il susseguirsi delle novità. Dal momento che la tecnologia è anche un business, assistiamo alla produzione di beni che diventano obsoleti velocissimamente, imponendo rapidi aggiornamenti.
Uno dei settori in cui la ricerca fa passi da gigante e le nuove tecnologie vengono costantemente sviluppate è quello della medicina. Le procedure chirurgiche, infatti, grazie al progresso tecnologico, diventano sempre più semplici ed efficienti.