«Il concetto della libertà ci permette di non uscire da noi stessi per trovare l’incondizionato e l’intellegibile per il condizionato e il sensibile» (K.p.V. A 190). La libertà è, in Kant, «chiave di volta di tutto l’edificio del sistema della ragion pura» (K.p.V. A 5) poiché è, allo stesso tempo, scopo della ragione e condizione trascendentale dell’azione morale; in tal modo, essa funge da ponte tra il mondo fenomenico e il mondo noumenico.
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