Sono innumerevoli i pazienti che affetti da ansia, depressiva o non depressiva, si vedono prescrivere, dal medico generale, o dallo specialista psichiatra, ansiolitici benzodiazepinici, i quali non curano minimamente l’ansia, anzi la cronicizzano (oltre a creare, inevitabilmente, una grave dipendenza, tanto più nei soggetti psicologicamente “alterati”).
Le benzodiazepine servono unicamente ad attenuare, e per un breve periodo, i sintomi (non la malattia) legati all’ansia, sia di tipo sociale, generalizzata o somatizzata.
Sono utili solo per attenuare, al bisogno, un eventuale stato di particolare agitazione, in caso di attacchi di panico (solo al bisogno), e in pre-anestesia prima di interventi chirurgici.
Fuori da questi casi sono assolutamente sconsigliate, tanto più, sempre e comunque, il loro uso cronico.
Infatti, un loro uso continuato non solo cronicizza la patologia dell’ansia (la quale non viene curata), ma associa, ai sintomi della malattia stessa, tutta una serie di svariati e complessi sintomi da assuefazione e…
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