Recalcati: “L’ansia di riempire il vuoto interiore”

RASSEGNA FLP: materiali da testate generaliste su Freud, Lacan, la psicoanalisi

Dietro questo fenomeno si nasconde un rischio il sentimento di non avere una personalità vera

di Massimo Recalcati, la Repubblica, 28 dicembre 2013

In un film che ha fatto epoca titolato Zelig (1983), Woody Allen ha raccontato con la sua indubbia maestria tragica e ironica la patologia di un uomo che doveva assimilarsi all’ambiente e ai personaggi che frequentava per dare valore alla sua vita. Questa caricatura del soggetto- camaleonte impegnato in continui trasformismi per ridurre il suo senso di profonda estraneità trova un corrispettivo clinico preciso in una patologia che la psicoanalisi degli anni Cinquanta aveva definito con il termine di “personalità come se” (as if) (Helene Deutsch). Di cosa si trattava? Un soggetto senza mondo interiore, vuoto, staccato dall’energia vitale del suo desiderio, privo di un senso proprio dell’identità, poteva trovare una identità posticcia solo identificandosi a chi lo circondava, vivendo conformisticamente come fanno gli altri…

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Utile comune

La Botte di Diogene - blog filosofico

«L’uomo guidato dalla ragione è più libero nello Stato [in civitate], dove vive secondo il decreto comune, che nella solitudine dove obbedisce soltanto a sé stesso».
Nel passaggio dal corpo individuale (mosso dai propri desideri) al corpo sociale, Spinoza si chiede come rendere la schiavitù degli affetti una forza comune.
Come cioè smentire l’assunto di Hobbes (homo homini lupus) e rovesciarlo nella massima “l’uomo è un Dio per l’uomo” [hominem homini Deum esse].
Ciò può essere fatto solo con la guida della ragione e della conoscenza, in grado di trasformare l’utile individuale in utilità comune:
«Gli uomini cioè non possono desiderare per la conservazione del proprio essere niente di più eccellente se non che tutti concordino in tutto, in modo che le Menti e i Corpi formino una sola Mente e un solo Corpo, e tutti si sforzino insieme, per quanto possono di conservare…

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In sospeso

«Non ero pronto», così mi ha detto un amico, che è come un fratello e che ha perso il padre qualche giorno fa. E chi può essere pronto, amico mio? Si rimane sospesi nel vuoto, come funamboli, per questo li ho studiati con attenzione. Il loro segreto è concentrarsi solo su un passo, il prossimo, tutto il corpo sull’avampiede e la corda come fosse il pavimento. Il momento più pericoloso delle loro camminate «in aria» è all’inizio e alla fine, primi e ultimi passi, quando sembra un nulla tornare indietro o saltare avanti: il rischio viene proprio dal voler eliminare la vertigine e la condizione di sospensione. Così è nei momenti funambolici della vita, sospesi nel vuoto, vorremmo tornare indietro o saltare in avanti, ma proprio questo ci fa cadere: bisogna invece rimanere lì, tutti interi, nel passo, senza passato né futuro, perché passato e futuro non sono né dietro né davanti a noi, ma dentro di noi. Anche i filosofi parlano di «sospensione del giudizio» per indicare l’impossibilità di comprendere qualcosa di cui ci mancano dati sufficienti, condizione non facile ma feconda per il pensiero che diventa così capace di vedere le cose in modo nuovo.

[Alessandro D’Avenia, In sospeso, Corriere della Sera del 22/11/2020

Amarsi

Amarsi vuol dire innanzitutto avere rispetto per se stessi, per il proprio corpo e il proprio spirito, avere il coraggio di dire no all’occorrenza, non accumulare rimpianti, ma soprattutto avere la consapevolezza che potremmo non avere una seconda opportunità.

Jacques Lacan e l’inconscio visto da vicino

RASSEGNA FLP: materiali da testate generaliste su Freud, Lacan, la psicoanalisi

di Massimo Recalcati, repubblica.it, 20 dicembre 2013*

La parte più rilevante dell’insegnamento di Jacques Lacan è orale.
Essa si condensa nei suoi famosi Seminari che a partire dai primi anni Cinquanta egli tiene continuativamente sino alla sua morte avvenuta nel settembre del 1981. E tuttavia la celebrità pubblica di Lacan coinciderà con la pubblicazione dei suoi Scritti nel 1966. Questa raccolta volutamente al limite della leggibilità uscì in piena epoca strutturalista e il suo successo consacrò lo psicoanalista francese come uno dei più grandi pensatori del Novecento. Emergeva lì  il senso più autentico del suo “ritorno a Freud”: l’inconscio non è il sottosuolo, l’irrazionale romantico, l’animale imbizzarito, il selvaggio caotico, l’istintuale. Lacan ci mostra come l’inconscio di Freud sia strutturato come un linguaggio, appaia cioè come una vera e propria ragione sebbene diversa da quella che regola i nostri comportamenti diurni. Si tratta della ragione che anima la trama complessa…

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Film Bruttissim: Escape Room (2017)

Pensieri spelacchiati

Aaaah.
Mamma mia, regà, che robe. Che situazioni. Che roba strana la vita.

Ora, senza scendere nei particolari, per la prima volta da tanto tempo (e non mi ero nemmeno mai accorta di questa cosa) ho fatto qualcosa per me, pensando solo al mio benessere, e ora sto incredibibilmente bene. Cioè, non mi sentivo così allegra e quasi speranzosa per il futuro da non so davvero quanto tempo.
Che sia un preludio di una grandissima crisi depressiva?
Può essere.
Però per ora mi godo questa sensazione nonostante il tornado si stia scatenando ovunque intorno a me.

Ma partiamo con questo film brut, che più brut vi giur non si può. ‘Na roba inclassificabile, il mio ex che era un regista in confronto era Kubrick, porca vacca.

Siamo in macchina con due deficienti, ed è il compleanno del cretino. La sua ragazza, la tipica bionda inutile, è tutta orgogliosa perché

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Recalcati: “Ma ciò che conta davvero è l’amore, senza aspettative”

RASSEGNA FLP: materiali da testate generaliste su Freud, Lacan, la psicoanalisi

di Massimo Recalcati, la Repubblica, 27 agosto 2014

Il rapporto padre-figlio è stato pensato dopo Freud a partire dalla figura conflittuale di Edipo: oltrepassare il padre o soggiacere al suo dominio? È il punto di snodo che marca il destino di ogni maschio: attività virile o passività femminea? Vincere o cedere al padre? Il rapporto padre-figlia sembra essere stato invece letto principalmente sotto la lente dell’amore. L’identificazione ambivalente verso il padre che caratterizzava il dramma virile di Edipo (essere come lui o contro di lui) lascia il posto alla bambina-Elettra che vuole essere amata incondizionatamente dal padre; l’ambivalenza si trasferirebbe così verso la madre che diviene oggetto di un’intensa relazione di odio e amore mentre il padre tenderebbe a occupare la posizione di oggetto d’amore ideale e irraggiungibile. Questo a sua volta comporterebbe una maggiore difficoltà dei padri stessi ad accettare la separazione e la libertà (intellettuale e sessuale) delle…

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Ennio Morricone: Vado via …

iwantyouhappy

*L*addio più doloroso A Maria:
. . . Ennio Morricone: Vado via senza disturbare…

. . . . . . “Vado via …”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/06/ennio-morricone-il-necrologio-scritto-di-suo-pugno-io-sono-morto-non-voglio-disturbare-poi-il-saluto-struggente-alla-moglie-maria/5858851/amp/
.
. . . Ennio Morricone
● Nuovo Cinema Paradiso
https://youtu.be/hLe9gTKQ4LU

https://youtu.be/JlQh4PeB8PE

https://youtu.be/1FzVWlOKeLs
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https://www.youtube.com/user/EnnioMorricone/featured

“ . . . Essere originali diventa sempre più difficile”
— Ennio Morricone
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. . . https://youtu.be/OFHNr2tGEaU

https://youtu.be/kfAPZC69cfM

https://youtu.be/0B0M1lVuFo4

https://youtu.be/sXldafIl5DQ
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. . . Ennio Morricone: Vado via senza disturbare… + ∞
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Grandes éxitos de Ennio Morricone
https://youtu.be/DJsmav6p5mI

https://youtu.be/LhOB8-cevIc
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VERONA ARENA
2002 • https://youtu.be/S5Ahe_1KZcg

2013 • https://youtu.be/rijgy970rB0
2019 • https://youtu.be/bls0lSnVrL4

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https://www.youtube.com/results?search_query=ennio+morricone+arena+di+verona+2012+
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PARIS 2018

https://youtu.be/_NgHGnbEcqM

https://youtu.be/Z3MZflLgUv4

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MORRICONE – ROMA 2019
https://youtu.be/IDq5oBEJSLI

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21.01.2019 Berlin (90th Birthday Farewell Tour)
https://youtu.be/g-uP3t9iZDo
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2015 • https://youtu.be/a7WKhu6omeo
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Once Upon A Time In America [Soundtrack]
https://youtu.be/_APmVdXm4Xw

+ ∞ …………………………………………


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Scrivimi una canzone

Scrivimi una canzone è un film del 2007 di produzione USA, protagonisti Drew Barrymore nel ruolo di Sophie Fisher una ragazza in crisi d’identità e Hugh Grant nei panni di Alex Fletcher un ex popstar che dopo i fasti di anni addietro vivacchia alla meno peggio barcamenandosi tra sagre campagnole e qualche spettacolo di poco conto. La svolta nelle loro vite si ha quando la giovanissima popstar Cora Corman che da piccola era una fan di Alex lo invita a scrivere una canzone dal titolo Ritrovare la strada dell’amore da registrare insieme. Alex intravede la possibilità di rimettersi in carreggiata ma la cosa non è facile: il tempo a disposizione è poco, deve competere con altri artisti e, essendo ormai da anni disabituato a scrivere, ha bisogno di un paroliere. Il caso gli dà una mano: Sophie Fisher, una ragazza che annaffia le piante del suo appartamento viene coinvolta nel progetto. Sophie è una ragazza con l’autostima a pezzi e una scarsa fiducia nelle sue capacità in quanto ancora non riesce a superare una relazione avuta in passato con un suo professore che l’ha devastata. Il colpo di grazia l’aveva ricevuto scoprendo che questi ha scritto un libro di successo con palese riferimento alla loro storia mettendola in cattiva luce.

Cedendo all’insistenza di Alex, Sophie accetta di collaborare. Lavorando insieme, tra alti e bassi, finiscono con l’innamorarsi. Completata la canzone la inviano a Cora che vuole modificarla adottando una coreografia stile “amplesso musicale”. Sophie non gradisce, ma Alex, che non vuole perdere l’occasione per rilanciarsi, decide di accettare, con inevitabile ripercussioni negative sulla loro relazione.

La svolta si ha durante il concerto di Cora, nel corso del quale Alex, dapprima si esibisce come solista cantando una nuova canzone da lui scritta e dedicata a Sophie per riconquistarla, dal titolo Non cancellarmi ancora, con versi pieni di riferimenti alla loro storia, e successivamente, in coppia con Cora, cantano Ritrovare la strada dell’amore rispettando la versione originale rinunciando ai cambiamenti pretesi da Cora.

Quasi superfluo aggiungere che l’amore tra Alex e Sophie riprende vigore e un roseo futuro si profila all’orizzonte per entrambi.

A seguire il testo delle due canzoni…

Non cancellarmi ancora

Non è mai stato facile per me

Trovare le parole

Che vadano con una melodia

Perdona questi versi concisi e strani

Da che ti ho incontrata

La mia vita è cambiata

Non mi hai stravolto solo l’arredamento

Vivevo nel passato

Ma tu mi hai riportato qui

E anche se so

Dalla mia vita passata

Che forse non sono

La scommessa più sicura

Ti chiedo soltanto

Di non cancellarmi ancora

Per anni mi sono raccontato

La stessa storia

Che sono felice di vivere

Sui miei vecchi allori

Mi hai dato la spinta

Per provare di nuovo

E ora ho bisogno di te

E anche se so

Che ho perso più occasioni

Di quanto uno meriti di avere

Ti chiedo soltanto

Di non cancellarmi ancora

Ritrovare la strada dell’amore

Chiuso nel passato non volo

Ho nascosto ogni speranza e ogni sogno

Nel caso un giorno dovessi averne bisogno

Ho preso il tempo rimanente

Per liberare spazio

Negli angoli della mente

Io voglio soltanto ritrovare

La mia strada dell’amore

Ho guardato tra le stelle

Non brillano nel silenzio spaziale

Ho cercato ma non ho visto

Nemmeno un segnale

Lo so che là fuori

Ci dev’essere qualcosa

Da qualche parte per la mia anima

Ho cercato qualcuno

Che mi illumini la via

E non solo qualcuno

Che mi faccia superare la notte

Mi serve orientamento

Accetto un tuo suggerimento

Io voglio soltanto ritrovare

La mia strada dell’amore

E se apro il cuore a te

Spero che tu mi mostrerai cosa fare

E se mi aiuterai a ricominciare

Sai che sarò lì per te

Fino alla fine

Luigi Lavorgna

Scrivimi una canzone

Scrivimi una canzone è un film del 2007 di produzione USA, protagonisti Drew Barrymore nel ruolo di Sophie Fisher una ragazza in crisi d’identità e Hugh Grant nei panni di Alex Fletcher un ex popstar che dopo i fasti di anni addietro vivacchia alla meno peggio barcamenandosi tra sagre campagnole e qualche spettacolo di poco conto. La svolta nelle loro vite si ha quando la giovanissima popstar Cora Corman che da piccola era una fan di Alex lo invita a scrivere una canzone dal titolo Ritrovare la strada dell’amore da registrare insieme. Alex intravede la possibilità di rimettersi in carreggiata ma la cosa non è facile: il tempo a disposizione è poco, deve competere con altri artisti e, essendo ormai da anni disabituato a scrivere, ha bisogno di un paroliere. Il caso gli dà una mano: Sophie Fisher, una ragazza che annaffia le piante del suo appartamento viene coinvolta nel progetto. Sophie è una ragazza con l’autostima a pezzi e una scarsa fiducia nelle sue capacità in quanto ancora non riesce a superare una relazione avuta in passato con un suo professore che l’ha devastata. Il colpo di grazia l’aveva ricevuto scoprendo che questi ha scritto un libro di successo con palese riferimento alla loro storia mettendola in cattiva luce.

Cedendo all’insistenza di Alex, Sophie accetta di collaborare. Lavorando insieme, tra alti e bassi, finiscono con l’innamorarsi. Completata la canzone la inviano a Cora che vuole modificarla adottando una coreografia stile “amplesso musicale”. Sophie non gradisce, ma Alex, che non vuole perdere l’occasione per rilanciarsi, decide di accettare, con inevitabile ripercussioni negative sulla loro relazione.

La svolta si ha durante il concerto di Cora, nel corso del quale Alex, dapprima si esibisce come solista cantando una nuova canzone da lui scritta e dedicata a Sophie per riconquistarla, dal titolo Non cancellarmi ancora, con versi pieni di riferimenti alla loro storia, e successivamente, in coppia con Cora, cantano Ritrovare la strada dell’amore rispettando la versione originale rinunciando ai cambiamenti pretesi da Cora.

Quasi superfluo aggiungere che l’amore tra Alex e Sophie riprende vigore e un roseo futuro si profila all’orizzonte per entrambi.

A seguire il testo delle due canzoni…

Non cancellarmi ancora

Non è mai stato facile per me

Trovare le parole

Che vadano con una melodia

Perdona questi versi concisi e strani

Da che ti ho incontrata

La mia vita è cambiata

Non mi hai stravolto solo l’arredamento

Vivevo nel passato

Ma tu mi hai riportato qui

E anche se so

Dalla mia vita passata

Che forse non sono

La scommessa più sicura

Ti chiedo soltanto

Di non cancellarmi ancora

Per anni mi sono raccontato

La stessa storia

Che sono felice di vivere

Sui miei vecchi allori

Mi hai dato la spinta

Per provare di nuovo

E ora ho bisogno di te

E anche se so

Che ho perso più occasioni

Di quanto uno meriti di avere

Ti chiedo soltanto

Di non cancellarmi ancora

Ritrovare la strada dell’amore

Chiuso nel passato non volo

Ho nascosto ogni speranza e ogni sogno

Nel caso un giorno dovessi averne bisogno

Ho preso il tempo rimanente

Per liberare spazio

Negli angoli della mente

Io voglio soltanto ritrovare

La mia strada dell’amore

Ho guardato tra le stelle

Non brillano nel silenzio spaziale

Ho cercato ma non ho visto

Nemmeno un segnale

Lo so che là fuori

Ci dev’essere qualcosa

Da qualche parte per la mia anima

Ho cercato qualcuno

Che mi illumini la via

E non solo qualcuno

Che mi faccia superare la notte

Mi serve orientamento

Accetto un tuo suggerimento

Io voglio soltanto ritrovare

La mia strada dell’amore

E se apro il cuore a te

Spero che tu mi mostrerai cosa fare

E se mi aiuterai a ricominciare

Sai che sarò lì per te

Fino alla fine

Luigi Lavorgna