Il ricordo degli anni dell’adolescenza è indelebile anche perché era il tempo delle prime cotte, dei battiti accelerati del cuore, dell’imbarazzo provato quando incontravo qualche ragazza che mi piaceva. Allora non c’erano il cellulare, Facebook, WhatsApp e via dicendo, pertanto comunicare tra innamorati, o soltanto corteggiare qualche ragazza, era più complicato. Credo che lo strumento più diffuso siano stati i “pizzini” e le lettere, rigorosamente recapitati a mano grazie a qualche amico o amica compiacente. Non passava giorno che in classe non venisse sequestrato qualche foglietto contenente un messaggio d’amore o una richiesta di fidanzamento che tramite il passamano cercava di raggiungere il destinatario. Solitamente ogni missiva terminava con una frase che godeva di molta popolarità tra noi ragazzi: “Ti amo più di ieri e meno di domani”. Ricordo che una volta la prof di francese intercettò un mio messaggio e lo lesse a voce alta a tutta la classe. Il mio viso si tinse di rosso porpora e… meglio soprassedere!
Luigi Lavorgna