Stereotipi e pregiudizi

   Lo stereotipo è una selezione arbitraria che si verifica allorquando, pur disponendo di scarse notizie su di una persona tendiamo ad appiopparle connotazioni relative al suo gruppo di appartenenza, a prescindere dalla loro validità.

   Gli stereotipi sono dei concetti precostituiti basati essenzialmente su caratteristiche di natura fisica, sociale e psichica. Gli stereotipi più diffusi sono di natura geografica e razziale e la loro portata reale è quotidianamente sotto i nostri occhi, come quando etichettiamo gli inglesi come flemmatici, gli italiani passionali, i tedeschi efficienti, e via discorrendo.

   Il pregiudizio aggiunge allo stereotipo una componente di tipo emozionale e determina il nostro atteggiamento positivo o negativo nei confronti di persone e gruppi.

   Il pregiudizio possiede una vigorosa ramificazione a livello inconscio responsabile delle nostre ostilità permanenti e, nei casi più gravi, delle vere e proprie persecuzioni perpetrate sistematicamente a danni di popoli o minoranze etniche.

   Il pregiudizio è appannaggio dei gruppi maggioritari, le minoranze, invece, sono predestinate a recitare il ruolo di vittime e a diventare capro espiatorio, ovvero colui che paga per tutti e magari per colpe che non ha neanche commesso. Sia gli uni che gli altri, così come avviene per le migliori tradizioni, vengono trasmessi di generazione in generazione.

Gli atteggiamenti

   L’atteggiamento, ossia la predisposizione a rispondere in una certa maniera a determinati eventi, può configurarsi come un orientamento positivo o negativo verso un oggetto o una situazione.

   Il nostro atteggiamento verso gli altri è pilotato dal comportamento sociale. Siamo, infatti, portati ad essere molto critici verso una persona appartenente ad una classe sociale diciamo a rischio, mentre ci sentiamo attratti, o quanto meno a nostro agio, se il nostro interlocutore appartiene ad un gruppo che gode delle nostre simpatie. C’è anche da aggiungere che tendenzialmente siamo portati a celare agli altri gli atteggiamenti che ci appartengono.

   La misurazione degli atteggiamenti è possibile grazie a delle scale appositamente predisposte che permettono di indagare sulle nostre preferenze in merito a problematiche di natura sociale.

   Molto simili agli atteggiamenti sono le opinioni. Risulta difficile, infatti, fare una netta distinzione tra di loro, tra l’altro, i primi sono inconsci mentre le seconde sono sempre consce.

(continua)

Luigi Lavorgna

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