Che cos’è che costringe l’uomo ad adattarsi a quasi tutte le condizioni di vita concepibili

<<A parte il problema di definire che genere di adattamento avvenga, ci sono altri interrogativi a cui bisogna rispondere. Che cos’è che costringe l’uomo ad adattarsi a quasi tutte le condizioni di vita concepibili, e quali sono i limiti della sua adattabilità?

Nel rispondere a questi interrogativi il primo fenomeno che dobbiamo esaminare è che ci sono certe zone della natura umana che sono più flessibili e adattabili di altre. Le aspirazioni e i tratti di carattere per i quali gli uomini differiscono tra loro rivelano Continua a leggere “Che cos’è che costringe l’uomo ad adattarsi a quasi tutte le condizioni di vita concepibili”

EDITH STEIN: LA VISIONE DELLA DONNA

PHILOSOPHICA - THEOLOGICA - HISTORICA

EDITH STEIN: LA VISIONE DELLA DONNA
formazione e vocazione

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Edith Stein ha trattato il tema della formazione e della vocazione della donna soprattutto nelle conferenze che ha tenuto tra il 1926 e il 1933. Ella, prima donna che in Germania ha conseguito il dottorato in filosofia, si è impegnata in prima persona a sostenere la possibilità per le donne di accedere all’università e di insegnare. Con la conversione, però, Edith Stein pensò che la rivendicazione dei diritti delle donne non fosse più sufficiente. Era necessario sviluppare una teologia della donna, completamente assente nella tradizione cattolica.

Edith Stein ha sostenuto che «vi sono tre fini impliciti nella natura della donna: realizzare la sua umanità, la sua femminilità e la sua individualità. Questi tre fini non sono distinti così come la natura dell’individuo umano concreto non è divisibile in tre parti, ma è una: la natura umana nel suo carattere specifico femminile…

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“Sii umile per evitare l’orgoglio, ma vola alto per raggiungere la saggezza”

<<Sii umile per evitare l’orgoglio, ma vola alto per raggiungere la saggezza.>>

Questo aforisma di San Agostino stimola qualche riflessione.

In via prioritaria facciamo chiarezza circa il significato dei termini.

Secondo il dizionario online Sabatini-Coletti, l’umiltà è:

1 Mancanza di orgoglio, di superbia, virtù di chi riconosce e accetta i propri Continua a leggere ““Sii umile per evitare l’orgoglio, ma vola alto per raggiungere la saggezza””

Individuo e processo sociale

<<L’entità fondamentale del processo sociale è l’individuo, i suoi desideri e timori, le sue passioni e la ragione, le sue disposizioni al bene e al male. Per comprendere la dinamica del processo sociale dobbiamo comprendere la dinamica dei processi psicologici operanti nell’individuo, proprio come per comprendere l’individuo dobbiamo considerarlo nel contesto della cultura che lo plasma. La tesi di questo libro è che l’uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società pre-individualistica, che al tempo stesso gli dava sicurezza e lo limitava, non ha raggiunto la libertà nel senso positivo di realizzazione del proprio essere: cioè di espressione delle sue potenzialità intellettuali emotive e sensuali. Pur avendogli portato indipendenza e razionalità, la libertà lo ha reso isolato e, pertanto, ansioso e impotente. Questo isolamento è intollerabile e l’alternativa che gli si presenta è la seguente: o sfuggire dal peso di questa libertà verso nuove dipendenze e sottomissioni, o progredire verso la piena realizzazione della libertà positiva che si fonda sull’unicità e sull’individualità dell’uomo.>>

 

[Erich Fromm, dalla Premessa a Fuga dalla Libertà, Edizioni di Comunità]

Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (6)

Le gioie della famiglia

Siamo davanti al convento che ospita Jimena… un cavaliere giunge a cavallo… è Rodrigo. Viene accolto dalla Madre Superiore.

<<Don Rodrigo!? È una vera gioia, rivedervi>> dice, e lo accompagna all’interno del convento.

Poi indicando due bambine che giocano, dice:

 <<Le vostre figlie gemelle stanno giocando nel chiostro.>>

Rodrigo le guarda emozionatissimo attraverso la cancellata… poi si avvia per raggiungerle. A pochi passi da loro si ferma e Continua a leggere “Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (6)”

Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (5)

Il risveglio

È mattina. Rodrigo e Jimena dormono ancora l’uno accanto all’altra, distesi su di un giaciglio di paglia… il tepore di una coperta di lana li protegge dal freddo…

Jimena si risveglia per prima e guarda Rodrigo con occhi pieni d’amore…

Con un dito gli accarezza leggermente la fronte… poi scende dolcemente sul naso… poi sulle labbra…

Lui bacia quel dito insistente… sorride felice, poi apre gli occhi…

Ridono come due bambini felici…

Si abbracciano estasiati… il cielo è sgombro di nuvole all’orizzonte…

<<Sarà meglio avviarci… almeno prima che faccia giorno pieno>> dice Rodrigo.

<<No ti prego… un momento. Voglio rammentarmi ogni cosa… Avevi mai dormito in Continua a leggere “Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (5)”

Cinque sono le cose che si rimpiangono mentre si sta per morire

<<Cinque sono le cose che si rimpiangono mentre si sta per morire, le uniche reali di una vita:

La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma prigionieri delle aspettative altrui. Cadrà la maschera di pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo. Ed era la maschera creata dalla Continua a leggere “Cinque sono le cose che si rimpiangono mentre si sta per morire”

Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (4)

Il giuramento di Alfonso

La chiesa è piena di persone. Anche Jimena è presente. Alfonso si avvicina all’altare dove lo attende il vescovo. Bacia la mano al prelato e saluta i presenti. Poi proclama l’indulto per i suoi nemici. Infine, rivolto ai presenti, dice:

<<Castigliani… Dio ha voluto prescegliermi come vostro Re. Ora, in segno di omaggio, io vi invito ad inginocchiarvi.>>

Tutti si inginocchiano, tranne Rodrigo.

Livido di rabbia, Alfonso chiede:

<<Rodrigo di Bivar, detto il Cid, perché voi solo mi rifiutate obbedienza!?>>

<<Sire – risponde, con voce stentorea, Rodrigo avvicinandosi all’altare – quelli che voi vedete qui, pur non osando dirlo, albergano il sospetto che Continua a leggere “Rodrigo de Bivar (El Cid) e Jimena (4)”

Bianco

<<Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco… Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco.>>

 

[Alessandro D’Avenia- Bianca come il latte, rossa come il sangue]